Paolo Curtaz – Commento al Vangelo del 23 Settembre 2022

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Commento al brano del Vangelo di Lc 9, 18-22

Erode si chiede chi sia Gesù. Ma la sua anima inquieta e torbida non lo sa vedere. Pietro, invece, sa vedere oltre l’apparenza, sa andare alla sostanza. Gesù non è soltanto un grande rabbino, non è soltanto un nuovo profeta, è molto di più: è il Messia mandato da Dio per ricondurre il cuore del popolo di Israele al Padre.

È facile per noi dirlo, oggi. Non così per Simone e gli altri, che avevano davanti a sé un grande uomo, certamente, ma che non aveva nessuna delle caratteristiche del Messia secondo l’attesa popolare. Non è aggressivo, il Nazareno, non combatte, né proclama rivoluzioni e rivolte. Chiede ai suoi discepoli di amare i nemici e di perdonare i torti, non di vendicarsi.

Così è Dio: sempre diverso da come ce lo aspettiamo, sempre foriero di sorprese. Ma per chi lo segue, lo ascolta, lo attende, per chi, come Pietro, sa andare oltre, Dio riserva continue sorprese.

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