fra Stefano M. Bordignon – Commento al Vangelo del 4 Agosto 2022

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Questo è un episodio del vangelo di grande importanza perché chiarisce quale sarà il ruolo di Pietro, la sua identità, e quindi anche il ruolo dei suoi successori, il ruolo della chiesa. Tanto è importante, che nelle immagini, nei quadri e nelle statue, quasi sempre Pietro viene raffigurato con le chiavi in mano.

A Pietro vengono affidate le chiavi del Regno dei Cieli, che potrebbe sembrare una cosa perfino esagerata, perché il giudizio finale spetta a Dio, e solo a Dio, eppure Gesù dice: tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli.

Com’è possibile che la chiesa di Gesù non sia fondata su Gesù ma su Pietro: tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa. Sono delle affermazioni che conferiscono a Pietro una autorità esagerata. Eppure, queste parole sono vere non solo per Pietro ma anche per ogni cristiano, perché chiunque riconosce che Gesù Cristo è il Signore, ha ricevuto questa rivelazione dal Padre.

Chiunque vive nello Spirito santo realizza in sé questa profonda comunione con Dio, e questo ci rende partecipi dell’opera di Dio, partecipi della sua opera di salvezza. E se noi viviamo nello Spirito santo possiamo anche essere certi che le forze degli inferi non prevarranno mai su di noi.

Ma il Vangelo si conclude con l’annuncio della morte di Gesù. Allora capiamo la vittoria sugli inferi e sulla morte, è qualcosa che raggiungeremo solo dopo aver sopportato il male e la morte. Gesù ci invita a cercare la vita vera, e rimanendo uniti a lui la troveremo.

Fonte: il canale YOUTUBE di fra Stefano