don Vincenzo Marinelli – Commento al Vangelo del 25 Giugno 2021

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“Signore, se vuoi, puoi purificarmi”

La domanda che il lebbroso fa a Gesù è semplice e diretta. Chiede la sua guarigione. E se Gesù avesse rifiutato? Cosa avrebbe pensato il lebbroso di Gesù? Che non aveva il potere di guarirlo? Che non gli voleva bene? A volte il rischio è di rivolgere a Dio una richiesta retorica, pensando che se si chiede a Dio una cosa buona, Lui che è buono, non può non concederla, perchè Dio vuole solo ciò che è buono. Ma spesso dietro questo ragionamento nascondiamo a noi stessi una grande verità.

In realtà non chiediamo a Dio ciò che è buono, ma ciò che è buono per noi. È per questo che a volte quanto chiediamo a Dio non trova compimento. Infatti il nostro modo di intendere il bene è limitato, circoscritto al presente o influenzato da interessi personali. Dio guarda al bene per noi in altro modo, in vista della nostra eternità, in funzione del conseguimento della nostra salvezza, senza alcun tipo di condizionamento. Esprimi dunque a Dio tutte le tue richieste, ma chiedigli anche di avere un cuore libero, capace di accogliere la Sua volontà, senza cambiare idea sul fatto che ti ami ed ha per te disegni di bene.

In breve

È difficile accogliere la volontà del Signore quando è contraria ai propri desideri. Ma è proprio in queste occasioni che possiamo imparare a comprendere quale sia il vero il bene per noi, al di là delle nostre richieste.


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