don Francesco Cosentino – Commento al Vangelo di domenica 24 Luglio 2022

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Pregare è essere figli, quindi vivere da fratelli

Alla richiesta dei discepoli, Gesù insegna non una preghiera, ma il significato stesso del pregare: essere figli, che riconoscono Dio come Padre e, perciò, vivono da fratelli. Cosicché, dire “Padre Nostro” non è recitare una formula, ma è dichiarare da che parte stare nella vita: dalla parte di chi si sente figlio, di chi vuole Dio e non altri dei come padre, di chi in tutto opera perché “venga”, cioè accada, il suo regno di amore, di pace, di giustizia e di fraternità. Non c’è preghiera autentica se chiamiamo Dio col nome di Padre e non viviamo l’amore tra fratelli.

 

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