Commento al Vangelo del 22 Luglio 2018 – Mons. Antonio Interguglielmi

Nel Vangelo di Marco di questa domenica si parla del riposo: è Gesù stesso che invita i suoi apostoli a riposare, dopo che gli hanno narrato i prodigi di cui sono stati testimoni nella loro predicazione.
Viviamo spesso due opposti: possiamo intendere il riposo come un tempo per alienarci, oppure all’opposto ci sentiamo in colpa, pensando di sprecare tempo, come se fossimo così indispensabili da non dover fermarci mai, dimenticando che è il Signore che porta avanti la storia, anche la nostra.

Il riposo è infatti necessario, abbiamo bisogno di riprendere energie e staccare dalla quotidianità: lo conferma oggi il Vangelo di Marco, quando Gesù dice agli apostoli: “Venite in disparte, voi soli, e riposatevi un po’”.

Spesso facciamo però esperienza che riposare davvero è molto difficile, è anch’esso dono di un equilibrio spirituale non facile: le vacanze possono trasformarsi in un’affannosa ricerca di svago e divertimento che però alla fine ci lasciano più stanchi di prima. Fino ad augurarci che finiscano presto…

Riposare è innanzitutto un’occasione per approfondire il nostro rapporto col Signore, per riacquistare la capacità di dialogare e condividere momenti con le persone care, un’opportunità di cui saper approfittare per fermarsi ad assaporare le piccole cose che spesso ci sfuggono per la fretta di fare, fare, fare…

Le vacanze e il riposo sono dunque un momento prezioso, indispensabile per poter riprendere con più fiducia ed energie la nostra missione: non è tempo sprecato, né inutile. Gesù ci sta aspettando per donarci questo sollievo dalla fatica, come fa quando vede la folla che lo cerca, ha compassione di loro e  “Si mise a insegnare molte cose”.

Ecco dunque il segreto per vivere con frutto il riposo: trovare tempo per stare con Gesù, approfondire la sua Parola. Perché Lui ci sta aspettando per consolarci.

Don ANTONIO INTERGUGLIELMI – Cappellano Rai – Saxa Rubra (Roma)

Fonte

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XVI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO – ANNO B

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Un profeta non è disprezzato se non nella sua patria.

Dal Vangelo secondo Marco
Mc 6, 30-34

Erano come pecore che non hanno pastore.

30Gli apostoli si riunirono attorno a Gesù e gli riferirono tutto quello che avevano fatto e quello che avevano insegnato. 31Ed egli disse loro: «Venite in disparte, voi soli, in un luogo deserto, e riposatevi un po’». Erano infatti molti quelli che andavano e venivano e non avevano neanche il tempo di mangiare. 32Allora andarono con la barca verso un luogo deserto, in disparte. 33Molti però li videro partire e capirono, e da tutte le città accorsero là a piedi e li precedettero.
34Sceso dalla barca, egli vide una grande folla, ebbe compassione di loro, perché erano come pecore che non hanno pastore, e si mise a insegnare loro molte cose.

Parola del Signore

Fonte: LaSacraBibbia.net

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