Il commento al Vangelo dal foglietto “La Domenica” del 7 febbraio 2016

«NON TEMERE: D’ORA IN POI SARAI PESCATORE DI UOMINI»

La Liturgia della Parola di questo giorno del Signore è all’insegna delle chiamate: da Isaia a Paolo, da Pietro agli apostoli. Dalla vocazione si passa alla missione, quella di annunciare Cristo e il Vangelo e diventare così “pescatori di uomini”, a prezzo della vita. – Verso la 24ma Giornata del malato: 11 febbraio.

[ads2]Dopo la pesca miracolosa, tirate le barche a terra, Pietro, Giacomo e Giovanni seguirono Gesù.

NEI due racconti di vocazioni che la liturgia oggi ci presenta, riscontriamo due interlocutori: Dio interviene per abilitare i chiamati alla futura missione, e questi devono rispondere con prontezza, senza esitazioni. La prima chiamata avviene nel tempio, dove il giovane Isaia sta partecipando ad una solenne celebrazione in onore del Dio altissimo. Di fronte alla santità divina, si scopre un uomo dalle labbra impure. Ma ecco che un Serafino, nel purificargli le labbra, lo rende idoneo all’annuncio della Parola. (I Lettura).
La seconda chiamata presenta la storia di un pescatore presso il lago di Genesaret, destinato a diventare pescatore di uomini. Dopo una notte trascorsa invano a pescare, Gesù invita Pietro e ai suoi soci di continuare a gettare le reti, fidandosi della sua Parola. Visto il risultato inatteso, Pietro smarrito si getta alle ginocchia del Maestro, dicendo: «Signore, allontanati da me che sono un peccatore» (Vangelo). Anche in san Paolo notiamo che la grazia di Dio lo ha trasformato del tutto (II Lettura), da fiero persecutore della Chiesa di Dio diventa il testimone di Cristo morto e risorto.

Sergio Gaspari, smm

Quinta Domenica del Tempo Ordinario

commento 7 febbraio 2016Lc 5, 1-11
Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, mentre la folla gli faceva ressa attorno per ascoltare la parola di Dio, Gesù, stando presso il lago di Gennèsaret, vide due barche accostate alla sponda. I pescatori erano scesi e lavavano le reti. Salì in una barca, che era di Simone, e lo pregò di scostarsi un poco da terra. Sedette e insegnava alle folle dalla barca.
Quando ebbe finito di parlare, disse a Simone: «Prendi il largo e gettate le vostre reti per la pesca». Simone rispose: «Maestro, abbiamo faticato tutta la notte e non abbiamo preso nulla; ma sulla tua parola getterò le reti». Fecero così e presero una quantità enorme di pesci e le loro reti quasi si rompevano. Allora fecero cenno ai compagni dell’altra barca, che venissero ad aiutarli. Essi vennero e riempirono tutte e due le barche fino a farle quasi affondare.
Al vedere questo, Simon Pietro si gettò alle ginocchia di Gesù, dicendo: «Signore, allontànati da me, perché sono un peccatore». Lo stupore infatti aveva invaso lui e tutti quelli che erano con lui, per la pesca che avevano fatto; così pure Giacomo e Giovanni, figli di Zebedèo, che erano soci di Simone. Gesù disse a Simone: «Non temere; d’ora in poi sarai pescatore di uomini».
E, tirate le barche a terra, lasciarono tutto e lo seguirono.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

  • 07 – 13 Febbraio 2016
  • Tempo Ordinario V, Colore Verde
  • Lezionario: Ciclo C | Anno II, Salterio: sett. 1

Fonte: LaSacraBibbia.net

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