Azione Cattolica – Commento al Vangelo di domenica 19 Settembre 2021

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Gesù è in viaggio verso Gerusalemme dove si concluderà la sua esistenza terrena. Tiene lontana la folla, si stringe ai suoi discepoli e cerca di far capire loro ciò a cui andrà incontro a breve. Giunti a Cafarnao, li sottopone a una specie di esame. La verifica è desolante: non avevano capito nulla del suo discorso, della sua missione.

I loro pensieri erano rivolti altrove, a interessi e prospettive che non avevano niente a che vedere con la sua morte e risurrezione. A noi, cristiani del terzo millennio, l’episodio forse fa un po’ sorridere; ci sentiamo molto distanti dall’ottusità degli apostoli, riteniamo di saperne molto di più di loro circa Gesù, la sua croce, le nostre croci. Ne siamo certi? Forse anche noi, come gli apostoli, mentre seguiamo Gesù, ci soffermiamo a parlare di progetti, di aspirazioni non in sintonia con quelli voluti per noi dal Signore, anzi addirittura contrari o dannosi per le nostre anime.

Il loro elenco potrebbe essere lungo, ma tutti conducono per lo più all’egoismo e al possesso, alla sete di potere, al predominio sull’altro, costi quel che costi, ai privilegi, all’indifferenza o al disprezzo dell’altro. Gesù, la cui missione è un’ostinazione d’amore, non si arrende e continua a essere il Maestro, la guida per ricondurci, salvi, al Padre. Ci facilita il cammino, ci offre modelli da imitare. Oggi ce ne prospetta due, il servo e il bambino.

È servo buono e stimabile chi si mostra fedele e ubbidiente ai comandi del padrone: il servo non critica, non giudica, ubbidisce; è bambino chi mostra debolezza, impotenza, estrema fiducia nella mamma. Sono questi gli atteggiamenti da nutrire per seguire Gesù: fedeltà e osservanza dei Comandamenti e filiale fiducia in Lui, riconoscendo e accettando le nostre fragilità, i nostri limiti, i nostri dolori, le nostre colpe.

Amare Dio con tutto quello che siamo, e amare il prossimo, chiunque egli sia, come noi stessi, è la sola cosa che conta, che ci permette alla fine di essere avvolti dalla luce della risurrezione, per vivere in eterno la comunione beatifica con il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo.

A cura dell’Unione cattolica insegnanti, dirigenti, formatori, educatori


Fonte | Per gentile concessione dell’Editrice AVE