Commento al Vangelo del 27 agosto 2017 – Azione Cattolica

Gesù è nel pieno della vita pubblica: battezzato al Giordano, insegna, cura, guarisce. La sua fama è giunta anche nella regione governata dal tetrarca Filippo, terra lontana da Gerusalemme.
A Cesarea Gesù si ferma e, come in altre occasioni, intesse da maestro un dialogo con i suoi.
Alla prima domanda i discepoli rispondono che, nell’opinione pubblica giudaica, Gesù è assimilato a un profeta: uno nuovo, o la reincarnazione di uno vecchio, comunque uno dei tanti annunciatori del Messia, non il Salvatore atteso dal popolo di Israele. Insomma, nonostante Gesù sia già noto anche nelle regioni più lontane da Gerusalemme, i più non hanno capito che Gesù è il Cristo. Tra la gente regna l’indifferenza, la confusione e il dubbio.

Allora il Maestro pone la seconda domanda. Luca la introduce con un “ma” avversativo, come a sottintendere un’opposizione tra i Dodici e tutti gli altri: Ma voi chi dite che io sia? Simone – come in altre occasioni – si fa portavoce del gruppo e mostra prontezza, chiarezza e fede tali che Gesù lo dice beato, per poi consegnargli un’altra rivelazione (Tu sei Pietro!), una promessa (Su di te…) e una missione (A te darò…).
In questo modo Gesù fonda la Chiesa: alle pendici di un monte, alla fonte di un fiume, in una periferia. E perché sia guidata nella vita pubblica, tra indifferenza, confusione e dubbio, la affida a un pescatore, abituato ad affrontare il mare e le tempeste, a un uomo che risponde immediatamente alla sua vocazione, che rinnega, si pente e vince la paura, che entra per primo nella tomba vuota e poi si mette avanti agli altri undici e parla a voce alta.

Per via della pronta confessione di fede a nome dei Dodici, Gesù rende capo della chiesa un semplice uomo e gli dà un nome concreto: pietra, roccia, riferimento incrollabile nella vita della Chiesa.
Chi è per noi oggi il papa? Molti continuano a confondere il Servo dei Servi di Dio con il sovrano del Vaticano o a distinguere la Chiesa da lui. Altri, al contrario, si nascondono dietro la sua figura carismatica (o di un altro leader religioso…) per rinviare la propria esplicita e personale adesione alla fede, che è invece esercizio coraggioso e irrinunciabile di ciascuna singolare coscienza.

Signore, ti preghiamo per il papa: abbia coraggio per riformare la Chiesa.
Signore, illumina le nostre menti perché comprendiamo a fondo
il servizio della Chiesa universale nella cultura moderna.
Signore, ciascun cristiano confessi con prontezza la sua fede
nel mondo che spesso è indifferente, confuso e dubbioso.
Signore, sgombra gli occhi degli uomini dal pregiudizio.
Solo il servizio sia nel cuore degli uomini e delle donne di Chiesa.
Signore, rendi ogni battezzato coraggioso e sincero nella testimonianza.

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XXI Domenica del Tempo Ordinario – Anno A

Mt 16, 13-20
Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù, giunto nella regione di Cesarèa di Filippo, domandò ai suoi discepoli: «La gente, chi dice che sia il Figlio dell’uomo?». Risposero: «Alcuni dicono Giovanni il Battista, altri Elìa, altri Geremìa o qualcuno dei profeti».
Disse loro: «Ma voi, chi dite che io sia?». Rispose Simon Pietro: «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente».
E Gesù gli disse: «Beato sei tu, Simone, figlio di Giona, perché né carne né sangue te lo hanno rivelato, ma il Padre mio che è nei cieli. E io a te dico: tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e le potenze degli inferi non prevarranno su di essa. A te darò le chiavi del regno dei cieli: tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli».
Allora ordinò ai discepoli di non dire ad alcuno che egli era il Cristo.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

  • 27 Agosto – 02 Settembre 2017
  • Tempo Ordinario XXI, Colore Verde
  • Lezionario: Ciclo A | Salterio: sett. 1

Fonte: LaSacraBibbia.net

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