Commento al Vangelo di Matteo – Mt 3, 13-17

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Affascinante “discussione” tra Gesù e Giovanni, nella quale irrompe potente e prepotente “la ragione” divina dell’amore!

Ragione che, in Gesù, porta Dio ad immergersi pienamente nella condizione di peccato. E di peccato fino alla morte.

Il Battista si oppone a Gesù con le buone e limpide “ragioni” della verità delle cose! E’ senz’altro lui ad aver bisogno di essere chiamato e immerso nella persona e nell’opera del Figlio di Dio!

Ma perché questo avvenga, e non solo con Giovanni, ma con tuta la nostra povera umanità, secondo il divino progetto d’amore della salvezza universale,  bisogna che, in Gesù, Dio si immerga in tutta la nostra povertà!

Egli infatti è venuto non a giudicare ma a salvare questa povera umanità, insieme a tutta la creazione e a tutta la sua storia! Tale mi sembra sia il significato profondo dell’affermazione di Gesù al ver.15: “Lascia fare per ora, perché conviene che adempiamo ogni giustizia”!!

E’ proprio il contrario di quello che umanamente si intende per “giustizia” come difesa e premio per il giusto e condanna e punizione per chi sbaglia! Ma, appunto Gesù è venuto non a condannare ma a perdonare e a salvare! Questa è la giustizia di Dio! Questa è – osiamo dirlo! – la giustizia! La “giustizia” del mondo per essere tale non può che assolvere l’innocente e condannare il colpevole! Anche se quasi sempre non fa questo!!

Ma ancora dobbiamo prendere atto con stupore commosso, che Dio è amore e che dunque al male egli reagisce con l’amore! Non semplicemente con “il bene”! Ma con l’amore, per il quale Dio visita ed entra nella nostra condizione e ci salva!! Questa è la luce divina che siamo invitati ad accogliere!

Ed è stupenda la commossa conclusione del ver.15: “Allora lo lasciò fare”!! La fede è questa accoglienza, commossa e stupita, dell’opera di amore di Dio!

Battezzato da Giovanni, “subito” (!) Gesù esce dall’acqua!

Ed ecco i cieli si aprono! Erano “chiusi” per l’inevitabile diversità e l’inevitabile separazione tra Dio e la creatura umana! Ma adesso i cieli si aprono perché il Figlio di Dio si è fatto creatura umana e nasce così un’umanità nuova di “figli di Dio”!

Ma questo può avvenire solo perché Dio, che è Amore, per questo amore viene a salvare quello che potrebbe solo morire e tornare polvere!

Gesù vede allora lo Spirito di Dio scendere come una colomba e venire verso di Sè!

Possiamo confermare l’evento con l’evento piccolo e gioioso di Genesi 8 quando la colomba di Noè trova finalmente quello che emerge dall’acqua e vi si posa!

Gesù è l’evento della salvezza e della “risurrezione” di tutta la creazione e di tutta la storia!

Al ver.17 è la voce stessa di Dio che svela e annuncia il supremo evento del Figlio di Dio, l’ “Amato” dal Padre, che ora è per noi e tra noi!

E’ bellissimo che celebriamo questa Parola nei giorni che vanno dall’Ascensione a Pentecoste!

Dio ti benedica. E tu benedicimi. Tuo. Giovanni.

Leggi qui il brano.

A cura di don Giovanni Nicolini