Film – Padri e Figlie – trama e valutazione pastorale

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Nel corso degli anni ’80 Jake Davis, romanziere Premio Pulitzer rimasto vedovo, lotta contro un serio disturbo mentale mentre cerca di crescere nel migliore dei modi la figlioletta Kate di 5 anni. Passano 25 anni e Kate è una ragazza matura che vive a Manhattan, da anni lontana dal padre, e obbligata a combattere ancora con le paure della sua infanzia infelice e l’incapacità di abbandonarsi ad una storia d’amore…

locandina del film Padri e Figlie[ads2]Valutazione Pastorale: L’esordio di Gabriele Muccino nel cinema americano avviene nel 2006 con “La ricerca della felicità”. Seguono “Sette anime”, 2008 e “Quello che so sull’amore”, 2012. Quarto titolo, girato nel 2014, è “Padri e figlie”. Uno scrittore, la morte della moglie in un incidente d’auto secondo dinamiche mai ben ricostruite, una figlia piccola da crescere, una malattia mentale difficile da arginare, lo spettro della povertà…Insieme, e in parallelo, la figlia ormai trentenne, le sue difficoltà affettive, la solitudine, la memoria del passato… I due blocchi della storia si intrecciano secondo un montaggio ardito e coraggioso, e compongono una scrittura tanto difficile da compattare quanto solida e coerente, che non perde di vista la linea guida del copione. “Padri e figlie” si propone come una storia di amore e disamore, di fedeltà e caparbia voglia di non distruggere quei valori che cementano i rapporti al di là del passare degli anni. E’ una storia di affetti e sentimenti, di emozioni e commozione, di dolori asciutti e trattenuti. Forse un melò, nell’accezione di quei passaggi nei quali vita passata e vita futura confliggono in contrasti acuti e stridenti. Il melò come termometro delle sensazioni che fanno tremare. E’ un’impalcatura delicata quella su cui poggia Muccino che dimostra di padroneggiare con vigore. Taglio narrativo lucido, stile profondo, regia di vasto respiro. E’ cresciuto Muccino, gira immagini forti e non perde colpi. Controlla un cast di prima fascia e lo governa con misura. Risultati coinvolgenti, emozioni dilatate, e film che, dal punto di vista pastorale, è da valutare come consigliabile e in prevalenza poetico.

Utilizzazione: il film è da utilizzare in programmazione ordinaria e in successive occasioni come prodotto pensato per un largo consumo e con bella qualità di contenuti.

  • Genere:Drammatico
  • Regia: Gabriele Muccino
  • Interpreti: Russell Crowe (Jake Davis), Amanda Seyfried (Katie Davis), Aaron Paul (Cameron), Diane Kruger (Elisabeth), Quvenzhané Wallis (Lucy), Bruce Greenwood (William), Janet McTeer (psicanalista), Kylie Rogers (Kate da giovane), Jane Fonda (Theodora), Octavia Spencer (dr. Corman).
  • Nazionalità: Stati Uniti
  • Distribuzione: 01 Distribution
  • Anno di uscita: 2015
  • Origine: Stati Uniti (2014)
  • Soggetto e scenegg.: Brad Desch
  • Fotografia (Scope/a colori): Shane Hurlbut
  • Musiche: Paolo Buonvino
  • Montagg.: Alexandro Rodríguez
  • Durata: 116′
  • Produzione: Nicolas Chartier, Craig J. Flores, Sherryl Clark.
  • Giudizio: Consigliabile/poetico * *
  • Tematiche: Bambini; Famiglia; Famiglia – genitori figli; Letteratura.

Fonte