Una porta stretta per cui entrare

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«Parlando del regno di Dio, Gesù dice: «Entrate per la porta stretta » (Mt 7,13). Forse si potrebbe ribadire la stessa cosa a proposito di una fedeltà “amorevole e amorosa”.

Assai di frequente, ai nostri giorni, si sente ripetere da parecchie persone che la loro scelta di amare è quella sì di stare insieme, ma… “finché dura e finché piace”, per rispettare la reciproca libertà.

Come immaginare, in questo contesto, impegni a lungo termine, adesioni che non siano selettive e parziali già in partenza, appartenenze che non siano a loro volta multiple, per avere sempre a portata di mano la scappatoia necessaria? Eppure è fondamentale riaffermare che la fedeltà, pur essendo come la “porta stretta” dell’amore, ci apre a un immenso cammino di libertà.

Non stiamo parlando di una fedeltà che cade presto nelle pastoie della ripetitività e della monotonia relazionale, ma di quella “fedeltà creatrice”, ispirata, innovatrice, carica di una vitalità e di una fecondità limpide e pure come l’acqua di una sorgente di montagna.

Una simile fedeltà non è solo utopia o sogno; è possibile credere che nell’amore vero non ci si ripete mai e che si possono percorrere sentieri nuovi di relazione e tracciare piste esistenziali prima mai intraviste».

Nico DAL MOLIN, Il mistero di una scelta. Giovani e vita consacrata, Milano, Paoline, 2006, 57