L’icona di Santa Chiara d’ Assisi

687
Icona Santa Chiara d'Assisi
Santa Chiara d’Assisi, realizzata dai monaci del Monte Athos, venerata nella cappella dell’Editrice SHALOM.

Chiara d’Assisi, in questa icona, s’impone con la sua luminosa presenza: è la donna forte che cammina sicura accompagnata dal suo Sposo.

Il portamento regale, ben evidenziato dal drappeggio della veste e del mantello, ci ricorda che lei: “Fu il primo e stabile fondamento di questo grande Ordine (delle Sorelle Povere), fu la pietra angolare di questo sublime edificio” (Bolla di canonizzazione, 9).

Con la mano destra sostiene un uovo, segno della sua rinascita in Cristo, nel quale è contenuto Gesù povero e crocifisso, la perla preziosa, il tesoro che ha colmato di gioia ogni istante della sua esistenza. Il Salvatore è circondato da una trasparenza di stelle che ci ricorda lo splendore della volta celeste: il Signore Gesù, con il suo martirio d’amore, ha raggiunto ogni angolo dell’universo; e l’abito di Chiara che si intravvede, attraversando l’universo redento dal Figlio, vuole dirci che la sua vita è diventata trasparenza di Cristo.

Lo sguardo di Chiara è molto simile a quello di Gesù: dopo aver contemplato l’Amato, ella si è trasfigurata nella immagine di Lui. E a tutti rivolge l’invito, scritto in una sua lettera ad Agnese: “Guarda ogni giorno questo specchio (il Crocifisso) e in esso scruta continuamente il tuo volto” (4a Lettera ad Agnese). Il giglio che Chiara tiene nella mano sinistra, è il segno della verginale purezza e della misteriosa fecondità di cui è fonte ogni vita nascosta con Cristo in Dio. La vita di Chiara è stata sempre una corsa confidente e lieta sulle orme di Cristo suo Signore e Maestro.

Al termine della vita terrena, duramente provata dalle strettezze di una vita povera e dalle fatiche di una lunga infermità, Chiara può ora gioire nella luminosa gloria del Cielo: quella gloria che risplende e si riflette su tutta l’immagine attraverso lo sfondo dorato dell’icona. Estasiati possiamo esprimere la nostra lode, con le parole di Tommaso da Celano, primo biografo di Francesco e di Chiara: “… Chiara, pure nativa di Assisi, pietra preziosissima e fortissima, divenne la pietra basilare per tutte le altre pietre di questa famiglia religiosa.

Questa infatti, conquistata a Dio dai moniti incoraggianti del santo (Francesco), dopo l’inizio dell’Ordine dei frati minori, divenne causa di progresso spirituale ed esempio per innumerevoli anime. Nobile di nascita, più nobile per grazia; vergine nel corpo, purissima di spirito; giovane di età, matura per saggezza; costante nel proposito, ardente di entusiasmo nell’amore a Dio; piena di sapienza e di singolare umiltà; Chiara di nome, più chiara per vita, chiarissima per virtù” (1Cel, 18).