Giovanna d’Arco nell’arte

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Giovanna d’Arco all’incoronazione del re Carlo VII nella cattedrale di Reims. Dominique Ingres | Anno: 1854 | Tecnica: olio su tela | Ubicazione: Museo del Louvre

Giovanna d’Arco è vissuta all’inizio del ‘400 († 1431), condannata al rogo per motivazioni religiose e politiche, accusata di eresia per visioni soprannaturali, assolta post mortem e canonizzata secoli dopo.

La sua figura è stata ripresa durante il Romanticismo, vista come un eroina capace di communicare con il cielo e di combattere per liberare le città dallo straniero oppressore. Una donna che incarna i valori del nazionalismo francese e il rinnovato cattolicesimo.
Personaggio chiave della Guerra dei Cent’anni e icona del potere di Napoleone Bonaparte

Giovanna d’Arco si trova all’Interno della Cattedrale di Reims, simbolo del Gotico Francese. La mano sinistra poggia sulla cattedra mentre la destra impugna l’oriflamme, lo stendardo del re di Francia. I biondi capelli sono racccolti ed è stata dipinta un aureola sopra la testa. Lo sguardo è rivolto all’esterno del dipinto quindi opposto alla fonte di luce. La donna indossa un armatura e una gonna gialla e blu.

Sulla sinistra si vedono dei fedeli in preghiera e in adorazione, il primo inginocchiato è il prete, dietro ci sono bambini, quasi fuori dal dipinto è presente un altro cavaliere, forse raffigura il pittore Ingres.

L’elmo e i guanti sono sistemati a terra in segno di pace, iconografia tipica fin da Piero della Francesca.

La luce proviene dall’alto da un punto sconosciuto e iradia ogni oggetto presente nella chiesa, illuminando tutti gli elementi disposti a destra del dipinto: l’altare intarsiato con formelle a sbalzo, il candelabro, gli ostensori, la corona di Carlo VII.

Oltre ai simboli cristiani, sono presenti gli emblemi della casata Valois, la famiglia regnante in Francia. Il Giglio di Francia è presente nel drappo blu sullo sfondo a sinistra e sulla tappezzeria.

Da notare i raffinati ricami della gonna blu della santa, tutti resi con estrema cura, a rappresentare i simboli francesi. 

Il dipinto ha le influenze di Jaques Luis David, maestro di Ingres.

La tela è stata eseguita nel 1854, periodo in cui Ingres soffriva di cecità, per questo si faceva aiutare dai suoi allievi come i fratelli Balze, dei quali è possibile riconoscere lo stile sullo sfondo, nel drappo, nel frate,in  alcuni bambini e nel soldato sulla sinistra.

Quando fu esposto il dipito era in corso il processo di canonizzazione.     

[Bibliografia: Geretti, A.; D’Agostino, F.; Castri, S. Il potere e la grazia : i santi patroni d’Europa. 2009. Milano Skira.]