Dalle tentazioni del deserto alla rinascita in Dio

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La Quaresima mette a nudo la gravità del peccato e ci aiuta a riconoscere il nostro er-
rore, ma nello stesso tempo ci ridona la speranza certa «dell’amore di Dio che perdona e
perdona sempre» (papa Francesco).

La prima domenica della Quaresima ci porta nel deserto dove Gesù, tentato per noi e al nostro posto, dice di no alle seduzioni del potere, dell’avere e dell’apparire. Per vincere ogni tipo di tentazione, è necessaria la preghiera, l’ascolto della Parola di Dio e la piena fiducia nella sua volontà (Mt 4,1-11).

I Vangeli delle Domeniche successive ci presentano figure simbolo del riscatto dell’umanità assetata di verità, illuminata e rigenerata dalla luce dell’amore di Dio. La Samaritana (Gv 4,5-42) ci fa ricordare quanto sia facile eludere la verità del nostro peccato, assumendo atteggiamenti errati nella nostra vita. II Signore dà la grazia di accoraersene a chi ha il cuore aperto alla verità, donando l’acqua della vita eterna.

Il cieco nato (Gv 9, 1-41) è l’uomo che vive nel buio, senza sua colpa, ma ha il cuore aper-
to alla Verità. L’incontro personale con Gesù è l’accesso definitivo alla Luce di Dio. Lazzaro (Gv II ,1-45) è la figura della Gloria di Gesù che, sacrificando la vita sulla Croce e risorgendo da morte, dona la vita etema all’umanità mortificata dal peccato e dalla morte.

Ogni cristiano, seguendo Gesù, deve fare lo stesso percorso del personaggi dei Vangeli,
dissetandosi nell’ascolto della Parola di Dio, risplendendo della Luce di Dio. Accogliamo, allora, questo tempo favorevole; attingiamo con gioia ai segni sacramentali che in questa Quaresima ci saranno elargiti in abbondanza; apriamo il cuore alla grazia; sperimentiamo, nella storia di ogni giorno, l’invincibile forza di Dio, la sua vittoria sul nostro peccato, per possedere già ora la vita eterna.

don Aurelio Russo