Commento al Vangelo di domenica 5 giugno 2016 – don Mauro Manzoni

Don Mauro Manzoni di graficapastorale.it, propone una riflessione sul brano del Vangelo di domenica prossima, 5 giugno 2016.

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Poche sono le certezze nella nostra vita umana. E quelle poche che abbiamo, rischiano ogni giorno di frantumarsi contro qualcosa che ci si pone dinanzi all’improvviso e inaspettatamente. C’è una certezza, però, che non ha mai trovato smentita: la morte. Essa è nella nostra vita come condizione che non si può eliminare dall’esistenza.

Per quella povera madre c’è solo una certezza: lui, il figlio, non è più nella vita, ha troncato improvvisamente i suoi affetti umani, ha lasciato definitivamente la sua casa ed ha concluso la sua esistenza, lasciando nel dolore più profondo i suoi cari e i suoi amici. I nostri occhi umani vedono solo questo e per questo il cuore piange e l’animo è sgomento. Nulla possiamo fare di fronte a questa realtà.

Ma se non possiamo fare niente noi, Dio invece ci dà un’altra certezza. Che bello quell’atteggiamento di Cristo che “ebbe compassione” della mamma – dice il Vangelo e quel “non piangere”! Credo che quella donna ebbe fiducia in Cristo prima che toccasse la bara del figlio per risvegliarlo. Chissà se quella madre aveva ascoltato Gesù quando aveva detto “non vi lascerò orfani… voi mi vedrete perché io vivo e voi vivrete”. Ha riavuto suo figlio, per perderlo di nuovo certamente, ma in lei è nata una speranza ed una certezza incrollabile: Dio è il Dio della vita, non della morte, non distrugge né abbatte, Dio non annulla né elimina, non disperde né cancella quello che siamo e quello che abbiamo. Ma tutto, nella sua bontà, tutto trasforma e trasfigura con il Suo amore.

Chiediamo al Signore che dia consolazione a tutte quelle mamme che sono nel dolore. Consolazione di Padre che ama i suoi figli, soffre con loro e che trasforma il dolore in speranza e la morte in vita.

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X Domenica del Tempo Ordinario – Anno C

Lc 7,11-17
Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, Gesù si recò in una città chiamata Nain, e con lui camminavano i suoi discepoli e una grande folla.
Quando fu vicino alla porta della città, ecco, veniva portato alla tomba un morto, unico figlio di una madre rimasta vedova; e molta gente della città era con lei.
Vedendola, il Signore fu preso da grande compassione per lei e le disse: «Non piangere!». Si avvicinò e toccò la bara, mentre i portatori si fermarono. Poi disse: «Ragazzo, dico a te, àlzati!». Il morto si mise seduto e cominciò a parlare. Ed egli lo restituì a sua madre.
Tutti furono presi da timore e glorificavano Dio, dicendo: «Un grande profeta è sorto tra noi», e: «Dio ha visitato il suo popolo».
Questa fama di lui si diffuse per tutta quanta la Giudea e in tutta la regione circostante.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

  • 05 – 11 Giugno 2016
  • Tempo Ordinario X, Colore verde
  • Lezionario: Ciclo C | Anno II, Salterio: sett. 2

Fonte: LaSacraBibbia.net

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