Commento al Vangelo di domenica 24 luglio 2016 – don Mauro Manzoni

Don Mauro Manzoni di graficapastorale.it, propone una riflessione sul brano del Vangelo di domenica prossima, 24 luglio 2016.

Chi desidera automaticamente avere il testo delle riflessioni, mandi il proprio indirizzo email a riflessionevangelo@graficapastorale.com che lo spedirà ogni settimana.

Una attenta valutazione del contesto nel quale è inserito il Vangelo di questa domenica, ci fa considerare due episodi che fanno da contorno e che, forse, aiutano a scoprire quale deve essere il nostro atteggiamento della preghiera.
Il primo episodio è un amico che va a farsi prestare del pane. Il secondo, che un padre non darà mai cose cattive al figlio. Due storie di tenerezza e di amore. Due storie che ci fanno scoprire il volto di Dio delineato nella preghiera insegnata da Gesù: il volto di un Padre e il volto di un Amico.

Già la domanda dei discepoli è profonda preghiera: insegnaci a pregare! Insegnaci, cioè, quale è il vero atteggiamento da tenere nel rivolgersi a Dio. Una fiducia illimitata nel Suo amore, un tendere le mani, purché, come dice madre Teresa, queste mani siano vuote. Ed essere per gli altri quello che vogliamo sia Dio per noi.
Nella preghiera di Gesù c’è solo il “tuo” e il “nostro”, mai il “mio”. Padre nostro, sia santificato il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà. Dacci il nostro pane, rimetti a noi i nostri debiti, come noi li rimettiamo ai nostri debitori.

Scopriamo allora, con sorpresa e stupore, di non essere figli unici, e basterebbe solo quella parola iniziale “Padre” per dare significato e senso a tutto il resto.
Chiediamo, cerchiamo e bussiamo: il Padre sa di cosa abbiamo bisogno.

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XVII Domenica del Tempo Ordinario – Anno C

[ads2]Lc 11, 1-13
Dal Vangelo secondo Luca

Gesù si trovava in un luogo a pregare; quando ebbe finito, uno dei suoi discepoli gli disse: «Signore, insegnaci a pregare, come anche Giovanni ha insegnato ai suoi discepoli». Ed egli disse loro: «Quando pregate, dite:
“Padre,
sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno;
dacci ogni giorno il nostro pane quotidiano,
e perdona a noi i nostri peccati,
anche noi infatti perdoniamo a ogni nostro debitore,
e non abbandonarci alla tentazione”».
Poi disse loro: «Se uno di voi ha un amico e a mezzanotte va da lui a dirgli: “Amico, prestami tre pani, perché è giunto da me un amico da un viaggio e non ho nulla da offrirgli”; e se quello dall’interno gli risponde: “Non m’importunare, la porta è già chiusa, io e i miei bambini siamo a letto, non posso alzarmi per darti i pani”, vi dico che, anche se non si alzerà a darglieli perché è suo amico, almeno per la sua invadenza si alzerà a dargliene quanti gliene occorrono.
Ebbene, io vi dico: chiedete e vi sarà dato, cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto. Perché chiunque chiede riceve e chi cerca trova e a chi bussa sarà aperto.
Quale padre tra voi, se il figlio gli chiede un pesce, gli darà una serpe al posto del pesce? O se gli chiede un uovo, gli darà uno scorpione? Se voi dunque, che siete cattivi, sapete dare cose buone ai vostri figli, quanto più il Padre vostro del cielo darà lo Spirito Santo a quelli che glielo chiedono!».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

  • 24 – 30 Luglio 2016
  • Tempo Ordinario XVII, Colore verde
  • Lezionario: Ciclo C | Anno II, Salterio: sett. 1

Fonte: LaSacraBibbia.net

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