Commento al Vangelo del 21 dicembre 2014 – Diac. Francesco D’Alfonso

Lc 1, 26-38
Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, l’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una cittĂ  della Galilea, chiamata NĂ zaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: «Rallègrati, piena di grazia: il Signore è con te».
A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo. L’angelo le disse: «Non temere, Maria, perchĂ© hai trovato grazia presso Dio. Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai GesĂą. SarĂ  grande e verrĂ  chiamato Figlio dell’Altissimo; il Signore Dio gli darĂ  il trono di Davide suo padre e regnerĂ  per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrĂ  fine».
Allora Maria disse all’angelo: «Come avverrĂ  questo, poichĂ© non conosco uomo?». Le rispose l’angelo: «Lo Spirito Santo scenderĂ  su di te e la potenza dell’Altissimo ti coprirĂ  con la sua ombra. Perciò colui che nascerĂ  sarĂ  santo e sarĂ  chiamato Figlio di Dio. Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch’essa un figlio e questo è il sesto mese per lei, che era detta sterile: nulla è impossibile a Dio».
Allora Maria disse: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola». E l’angelo si allontanò da lei.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

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