Il Vangelo del Giorno, 22 Agosto 2016, Mt 23, 13-22

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Il testo ed il commento al Vangelo del 22 agosto 2016 – Mt 23, 13-22

XXI Settimana del Tempo Ordinario – Anno II

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  • Colore liturgico: Bianco
  • Periodo: Prima settimana del Salterio
  • Lunedì – 21.a Tempo Ordinario
  • Santo del giorno: B.V. Maria Regina (m)
  • Sia benedetto il nome del Signore, da ora e per sempre
  • Liturgia: 2 Ts 1,1-5. 11-12; Sal 95; Mt 23, 13-22

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Mt 23, 13-22
Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù parlò dicendo:
«Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che chiudete il regno dei cieli davanti alla gente; di fatto non entrate voi, e non lasciate entrare nemmeno quelli che vogliono entrare.
Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che percorrete il mare e la terra per fare un solo prosèlito e, quando lo è divenuto, lo rendete degno della Geènna due volte più di voi.
Guai a voi, guide cieche, che dite: “Se uno giura per il tempio, non conta nulla; se invece uno giura per l’oro del tempio, resta obbligato”. Stolti e ciechi! Che cosa è più grande: l’oro o il tempio che rende sacro l’oro? E dite ancora: “Se uno giura per l’altare, non conta nulla; se invece uno giura per l’offerta che vi sta sopra, resta obbligato”. Ciechi! Che cosa è più grande: l’offerta o l’altare che rende sacra l’offerta? Ebbene, chi giura per l’altare, giura per l’altare e per quanto vi sta sopra; e chi giura per il tempio, giura per il tempio e per Colui che lo abita. E chi giura per il cielo, giura per il trono di Dio e per Colui che vi è assiso».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

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Commenti al Vangelo di Mt 23, 13-22

Commento a cura dei Monaci Benedettini

[ads2]Che cosa è più grande?

Che cosa è più grande, l’offerta o l’altare che rende sacra l’offerta? L’evangelista Matteo, riporta la reazione di Gesù ad alcune pratiche giudaiche del tempo. La violenza delle sue frasi vuol evidenziare l’ipocrisia di alcuni responsabili religiosi dell’epoca.

Gesù non entra nel merito dei dibattiti che sorgevano tra le diverse correnti dell’ebraismo del tempo; non troviamo insegnamenti dottrinali ma l’esortazione ad una religiosità vera e pura e che sgorga direttamente dal cuore. Leggiamo queste frasi e possiamo trovarci delle utili esortazioni anche per la nostra preghiera, sia personale che comunitaria.

È l’esortazione ad un rapporto sincero con il Signore; l’incoraggiamento ad aprire completamente il nostro cuore perché in noi si realizzi il suo piano d’amore. Riconoscere Dio come nostro Signore ed affidarsi completamente a Lui, significa guardare il nostro prossimo, e non solo quello più vicino a noi, come veri figli di Dio, accomunati nella fratellanza in Cristo.

Poniamo, anche durante la Celebrazione Eucaristica, la nostra offerta sull’Altare del Signore con cuore sincero e retto e l’offerta sarà resa sacra proprio da Cristo; in essa poniamo le gioie ed i dolori della nostra quotidianità che si sviluppa nel rapporto con i fratelli e le sorelle. Alla luce del Volto di Cristo, sulla mensa eucaristica della sua Offerta, ci riuniremo con le nostre offerte, siano a lui gradite.

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